La Riforma n. 7

Questa settimana, ricordiamo e celebriamo la Riforma Protestante.

Thomas Watson

I Puritani e la Vita Coram Deo

Obbedite a tutte le persone nella beata Trinità; perché tutte loro sono Dio. Obbedite a Dio il Padre. Cristo stesso, come uomo, obbedì a Dio Padre, e tanto più dobbiamo noi. Obbedite a Dio il Figlio. (...) I comandamenti di Cristo non sono severi. Tutto ciò che egli comanda, è per il nostro interesse e beneficio. Oh, dunque sottomettetevi al Figlio! (...) Obbedite a Dio lo Spirito Santo. (...) Lo Spirito ha santificato la natura umana di Cristo; egli l’ha unita a quella divina, e ha reso l’uomo Cristo idoneo ad essere nostro Mediatore. Dunque, questa terza persona della Trinità ben merita di essere obbedita, perché egli è Dio, e da parte nostra gli è dovuto questo tributo di onore ed obbedienza.

Thomas Watson
Body of Divinity


Il termine “puritano” ha spesso connotazioni negative, riferendosi a qualcuno di vedute morali strette e inflessibili, pronto a giudicare e condannare gli altri per ogni infrazione della legge. Storicamente però, i puritani erano credenti pienamente devoti a Dio, praticanti di una pietà coerente e calorosa. Le origini del puritanesimo, in quanto movimento, risalgono al XVI secolo, dopo l’inizio della riforma protestante, ma il suo periodo di massima fioritura fu nel secolo successivo quando alcuni evangelici appartenenti alla chiesa d’Inghilterra si accorsero che il fermento riformatore non aveva portato a un rinnovamento del tutto soddisfacente. Nella chiesa rimanevano ancora strutture e usanze non bibliche, e coloro che si adoperarono per purificarla furono chiamati appunto “puritani”.

Per i puritani, tutta la vita in tutti i suoi aspetti — non solo personali ma anche relazionali, comunali, familiari, lavorativi, economici, e così via — risiede coram Deo, ovvero davanti a Dio, e quindi doveva sottoporsi in tutti questi ambiti alla parola di Dio. Come scrisse l’apostolo Paolo in Romani 12:1-2: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.”

I puritani non si accontentavano di mezze misure né di separazioni artificiali tra “religioso” e “secolare”; se siamo “stati sepolti con [Cristo] mediante il battesimo nella sua morte”, allora “come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi [dobbiamo camminare] in novità di vita” (Romani 6:4). Secondo molti, quest’approccio alla fede cristiana sa di fanatismo, ma i puritani, seguendo Paolo, lo ritenevano il minimo che dovevano al Signore, che l’avevano acquistato con il suo sangue.

Non potendo sopportare questi “non-conformisti”, le autorità inglesi perseguitarono i puritani, costringendo molti di loro a rifugiarsi nei Paesi Bassi e nella Nuova Inghilterra, che poi sarebbe diventata gli Stati Uniti d’America. I puritani finalmente ricevettero la libertà di culto quando il parlamento inglese emanò l’Atto di Tolleranza nel 1689.

John Smyth

I Battisti e la Chiesa Confessante

Il battesimo è un’ordinanza neotestamentaria, istituita da Gesù Cristo. Esso costituisce, per la persona battezzata, un segno della propria comunione con Cristo nella sua morte e nella sua resurrezione, del fatto che è stato innestato in Lui, della remissione dei peccati, del fatto che si è abbandonato a Dio per mezzo di Gesù Cristo, per vivere e camminare in novità di vita. Gli unici soggetti legittimati a sottoporsi a questa ordinanza sono coloro che sinceramente professano ravvedimento a Dio, fede nel nostro Signore Gesù Cristo ed obbedienza a lui. L’elemento esteriore da usare in questa ordinanza è l’acqua, nella quale la persona deve essere battezzata nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. L’immersione nell’acqua è essenziale per la corretta amministrazione di questa ordinanza.

La Confessione di Fede Battista
del 1689, 29.1-4


Il periodo di massima fioritura del puritanesimo in Inghilterra, ossia il XVII secolo, vide nascere all’interno del suddetto movimento il “battismo”, che sarebbe poi diventato una vera e propria denominazione evangelica. Radicate nella corrente riformata del mondo protestante, le chiese battiste si distinguono dall’anabattismo, pur condividendo con quest’ultimo la convinzione riguardante il battesimo dei soli credenti (credobattesimo). La credenza e la pratica del credobattesimo derivano principalmente dalle testimonianze bibliche che associano sempre il battesimo al ravvedimento (ad es. Matteo 3:1-6; Atti 2:38; 1 Pietro 3:21), ma anche dal concetto della chiesa “confessante” i cui membri sono limitati a coloro che confessano consapevolmente Gesù come Signore.

Le origini storiche del battismo risalgono all’inizio del XVII secolo quando un gruppo di puritani inglesi, sotto la guida di John Smyth e Thomas Helwys, scappò dalle persecuzioni religiose in Inghilterra e trovò rifugio nei Paesi Bassi ad Amsterdam. Venendo in contatto con altre comunità protestanti tra cui i mennoniti (eredi delle dottrine anabattiste), i profughi puritani rimasero convinti del credobattesimo e, considerando il loro battesimo da bambini non valido, si fecero battezzare sulla base della loro professione di fede.

Smyth successivamente adottò non solo il credobattesimo ma anche le altre vedute mennonite. Si separò da Helwys, il quale, tornato in Inghilterra credendosi chiamato dal Signore a testimoniare lì nonostante la persecuzione, fondò la prima chiesa battista inglese a Spitalfields, nei dintorni di Londra. Insieme a un nucleo di circa dodici credenti, Helwys stilò la prima confessione di fede battista, precursore dell’importante Confessione di Fede Battista stilata a Londra nel 1689.

Per quanto riguarda l’Italia, il battismo arrivò poi nel 1863 grazie all'opera missionaria di due pastori canadesi, Edward Clarke, che aprì una missione a La Spezia, e James Wall, che si stabilì a Bologna come parte della “Baptist Missionary Society” (la società missionaria battista). Oltre alla sua pratica del credobattesimo, le chiese battiste si contrassegnano per le loro convinzioni circa l'autonomia della chiesa locale, il sacerdozio universale dei credenti, la separazione di chiesa e stato, e la libertà di coscienza del credente individuale.